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Buonumore Tesoro

Il contadino cinese

In un remoto angolo rurale della Cina vivevano un contadino, la moglie e un unico figlio. Non possedevano terreni né denaro, ma solo una cavalla che usavano per trainare il carro o l’aratro. La loro vita era molto semplice e forse proprio per questo serena.

Una notte, durante la stagione dei monsoni, un temporale spaventò la cavalla che saltò lo steccato e scappò. Nel paese tutti parlavano della disgrazia di quel contadino che aveva perso l’unico bene che aveva. Quando lo incontravano si dicevano dispiaciuti, ma lui rispondeva “Non è detto che sia un male…”

Qualche giorno dopo la cavalla ritornò seguita da quattro robusti cavalli selvaggi. Subito la notizia si sparse ed i vicini si congratulavano per la fortuna che gli dei gli avevano riservato. Il contadino, con uno sguardo a metà tra il preoccupato e il divertito, rispondeva “Non è detto che sia un bene…” e lasciava tutti interdetti.

I fatti sembrarono dar ragione al suo atteggiamento quando suo figlio, cercando di domare uno dei cavalli, cadde e si ruppe una gamba. Una cosa seria nell’antica Cina rurale. Il padre però aveva pronta la sua frase per consolare il figlio: “Non è detto che sia un male…”

In quella stessa settimana arrivò la notizia dell’inizio della guerra: tutti i giovani sani sarebbero stati immediatamente arruolati e mandati al fronte, ma quando il reggimento passò per il paese il figlio del contadino fu scartato e fu così che scampò alla battaglia in cui l’intero reggimento fu sterminato.